lunedì 3 settembre 2012

Canon Eos 60d prova e caratteristiche tecniche

Recensione Canon EOS 60d


Con l'arrivo delle nuove Canon di fascia semi-pro e la continua evoluzione delle entry-level (550d-600d), si è presentata l'esigenza di interporre una fotocamera nella fascia di mercato tra le piccole di casa e la semiprofessionale  7d. Questa è la canon eos 60d che non è l'erede della 50d, infatti il precedente modello è definito una vera e propria reflex semiprofessionale usata dagli utenti avanzati oltre che dai professionisti. Ma vediamo le differenze nella prova che abbiamo fatto... 

La diffferenza che salta subito all'occhio sono le dimensioni, questa infatti è più piccola della precedente 50d e non adotta più il corpo in magnesio - cosa che distingue sicuramente invece le semiprofessionali; al tatto è comunque ergonomica e più  leggera, vista la struttura in alluminio e carrozzeria in policarbonato rinforzato con fibra di vetro. Ciò non significa una retrocessione totale, infatti troviamo un monitor LCD orientabile, un sensore da 18 megapixel e la capacità di riprese in Full HD. Ma le differenze di rilievo che arricchiscono questa camera rispetto ai modelli precedenti  non finiscono qui: l'estensione della sensibilità ISO è passata da 3200 a 6400 in controllo manuale, è presente un comando wireless integrato per i flash, rivoluzionato l'esposimetro che ora conta su un multistrato i-FCL a 63 zone. I punti che invece hanno fatto storcere il naso, a chi credeva che la canon eos 60d  fosse inferiore, sotto certi aspetti, possiamo elencarli in: dysplay superiore più piccolo, al posto del comodo joystick per navigare nei menù è stato piazzatto un controller pad  più macchinoso, i punti AF restano 9 - la messa a fuoco è comunque più lenta, come la raffica che non raggiunge i 6,3 fps ma si ferma a 5,3 fps - superiore se confrontata alla 600d che si attesta sui 3,7 fps. Tutto questo può essere attribuito al sensore che nonostante sia il buon Digic 4, lo stesso dela 50d, ha però una mole più consistente di dati da elaborare; sappiamo però che per esigenze di alta velocità esistono le sorelle maggiori di casa Canon.
Parliamo della qualità dell'immagine
Il nuovo sensore APS-C 22,3x14,9mm sviluppa una maggiore gamma dinamica, la profondità dei colori rende gli scatti più corposi e consistenti - le immagini sembrano (come da tradizione canon) ancora più sature,  la resa agli alti ISO è migliorata considerevolmente, e alle basse sensibilità le immagini sono pulite e senza artefatti. Notiamo che con le impostazioni normali le immagini sono morbide, con lo sviluppo Raw delle dimensioni massime di (5184x3456) è comunque possibile tirar fuori ulteriori dettagli aumentando il contrasto in post-produzione. Per quanto riguarda la prova in campo, dopo un lungo periodo di uso possiamo dire che le dimensioni compatte e la leggerezza (755 grammi) offrono versatilità a questo mezzo; comodo sia per i reportage, o il trasporto in viaggio durante una vacanza. La finta pelle che riveste l'impugnatura è soggetta a usura dopo un uso intensivo, il flash incorporato E-TTL II misura 13 NG, molto comodo per il fill-in nei ritratti, ma non sempre è all'altezza di illuminare in condizioni di poca luce. Molto comodo il picture style che permete di realizzare effetti direttamente dalla fotocamera attraverso il comodo LCD che ora conta su 1,04 megapixel.
Photo by:  Kenneth J. Harvey

Video
Per quanto riguarda il settore video, questa fotocamera offre prestazioni di tutto rispetto.
Le reflex suggeriscono un uso diverso per la realizzazione di un video, questa infatti richiede un'approccio molto più vicino al mondo cinematografico; per essere sfruttata al meglio occore saper settare bene le impostazioni. La messa a fuoco è molto diversa dalle videocamere convenzionali, quindi certe volte richiede più tempo e precisione per realizzare la scena - usando gli obiettivi di punta come i serie L non è difficile veder realizzare video per spot pubblicitari, cortometraggi, o dei veri e propri film. C'è da dire comunque che lo zoom non può essere effettuato in maniera fluida, se, non si dispone di un'accessorio dedicato montato in parallelo sulla ghiera dello stesso e manovrato con una più precisa manopola. Per le riprese a mano libera sono indispensabili gli obiettivi stabilizzati, e di una steadycam o un cavalletto per immagini più curate. Il risultato è davvero buono, presente il problema del Rolling shutter tipico dele reflex nelle riprese laterali o diagonali, questo comporta una sequenza video non molto precisa e che sembra saltare.
Photo by:  Kenneth J. Harvey

In conclusione
La EOS 60d è una buona fotocamera per chi non ha molte pretese, il corpo più simile a un giocattolo, la mancanza della presa sincro-flash, e l'adozione di schede SD possono essere caratteristiche non all'altezza dei fotoamatori più esperti. Questa reflex rientra nella fascia delle prosumer, e potrebbe essere una valida alternativa alle entry-level per chi vuole qualcosa di più avanzato; se si presentano esigenze più evolute e si dispone di un budget superiore consigliamo di scegliere la Eos 7d. E' possibile trovare il corpo macchina a un prezzo approssimativo di 850 euro.



Photo by:  Kenneth J. Harvey
Foto concesse dall'autore qui sotto citato, potete trovare le sue foto a questa pagina Flickr.
Kenneth J. Harvey è un premiato regista, giornalista e autore di bestseller internazionali. I suoi libri sono pubblicati in Canada, Stati Uniti, Regno Unito, Russia, Germania, Cina, Giappone, Australia, Sud Africa, Nuova Zelanda, Italia, Turchia, Svezia, Paesi Bassi, Danimarca e Francia. Ha vinto il Writers Rogers 'Trust Fiction Prize, il Thomas Raddall Fiction Award Atlantico, il Premio Winterset, in Italia Libro Del Mare, ed è stato nominato per i libri in premio del romanzo del Canada, l'International IMPAC Premio Dublin Literary, e due volte per il Premio Giller e il Commonwealth Writers Prize. I suoi editoriali sono apparsi su Radio CBC, in The Times (Londra) e nella maggior parte dei principali quotidiani italiani, tra cui The Globe & Mail, National Post, Ottawa Citizen, Telegraph Journal, Vancouver Sun, Toronto Star e Halifax Daily News. Harvey fa parte del consiglio di amministrazione del Festival internazionale di Ottawa Scrittori.

Photos courtesy of: 
Kenneth J. Harvey is an award-winning filmmaker, journalist and international bestselling author. His books are published in Canada, the US, the UK, Russia, Germany, China, Japan, Australia, South Africa, New Zealand, Italy, Turkey, Sweden, the Netherlands, Denmark and France. He has won the Rogers Writers' Trust Fiction Prize, the Thomas Raddall Atlantic Fiction Award, the Winterset Award, Italy's Libro Del Mare, and has been nominated for the Books in Canada First Novel Award, the International IMPAC Dublin Literary Award, and twice for both the Giller Prize and the Commonwealth Writers Prize. His editorials have appeared on CBC Radio, in The Times (London) and in most major Canadian newspapers, including The Globe & Mail, National Post, Ottawa Citizen, Telegraph Journal, Vancouver Sun, Toronto Star and Halifax Daily News. Harvey sits on the board of directors of the Ottawa International Writers Festival.

Articolo di Leonardo Garofalo.


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